LA MEGLIO GIOVENTU’ – Heung-Min Son

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Il calcio è esploso anche in Oriente. A dire la verità, il calcio asiatico pur non vantando una grande, per non dire nulla, tradizione calcistica è ormai una vera e propria realtà. Una frontiera in continua espansione che grazie a Cina, Giappone e Corea si avvicina sempre più al calcio europeo.
Mentre una volta l’arrivo di giocatori asiatici nei prestigiosi campionati europei veniva visto esclusivamente come una mossa di marketing utile a portare nuova linfa alle casse societarie piuttosto che al potenziale tecnico della squadra, da Nakata a Park-Ji Sung passando per Nakamura, e dopo l’edizione nippo-coreana dei Mondiali, si è guardato con un pò più di rispetto al calcio made in Oriente.

Se il calcio cinese è sotto la bocca di tutti per avere alla guida del Guangzhou addirittura Marcello Lippi e quello giapponese, oltre per avere come ct nazionale Alberto Zaccheroni, per avere più calciatori sparsi in giro per l’Europa, quello sud coreano si distingue per partecipazioni ai Mondiali (più di Cina e Giappone), visto che da Messico ’86 la Nazionale delle Tigri Asiatiche ha sempre preso parte alla competizione. Quella di Brasile 2014, sarà l’8° partecipazione di fila, a cui sarà presente la nuova star coreana, considerato il talento più promettente del calcio asiatico e che ha già conquistato la Bundesliga: Heung-Min Son.

Nato a Chuncheon, l’8 Luglio 1992, a soli 16 anni decide di lasciare la Dongbuk High School per volare in Germania e seguire con le giovanili dell’Amburgo il sogno di diventare calciatore. Cresce precocemente mettendo in mostra le sue qualità, passando due anni prima del dovuto con l’Under 19 dell’HSV.
Nella stagione 2010/11, compiuti i 18 anni, Armin Veh lo porta in prima squadra per il ritiro: dopo le prime 9 partite fermo ai box per una frattura al piede, alla 10° giornata di Bundes torna disponibile per la trasferta di Colonia, e viene subito schierato titolare in attacco in tandem con Pitroipa, neanche il tempo di abituarsi alla cosa e già al 24′ minuto mette a segno la sua prima rete da professionista diventando il più giovane marcatore della storia dell’Amburgo. In seguito al bell’esordio il suo campionato proseguirà con 13 presenze e 3 gol all’attivo, il club anseatico gli fa firmare così il suo primo contratto professionistico con scadenza 2014.

Dopo 5 anni di Amburgo di cui 3 da professionista, con all’attivo 73 presenze e 20 reti, il 13 Giugno di quest’anno si lega al Bayer Leverkusen, il cui dg Rudi Voeller, impressionato dalle prestazioni del ragazzo, per lui ha voluto investire ben 10 milioni di euro, sbaragliando la concorrenza del Liverpool.
Con le Aspirine si è presentato nel migliore dei modi andato subito a segno all’esordio casalingo contro il Friburgo, dopo di che il suo score personale si è interrotto fino a cinque giorni fa quando alla Bay Arena è arrivato l’Amburgo, a cui da ex ha “regalato” la sua prima tripletta, spiccando nello spettacolare 5 a 3 che ha consentito ai rossoneri di saldare il 3° posto dietro Bayern e Borussia: erano 8 anni che la Squadra della Fabbrica non si faceva vedere al vertice della Bundesliga.

Son ha una predilezione per il ruolo di seconda punta, anche se riesce a ricoprire benissimo le corsie esterne o se serve fare da centravanti puro. Da ambidestro qual è riesce a tirare con forza e precisione con entrambi i piedi, con una leggera predilezione per il mancino, inoltre possiede dei fondamentali eccellenti e un’intelligenza tattica stupefacente. Ma il punto di forza per quello che è stato eccessivamente definito il Muller Coreano è senza dubbio la velocità in grado di mandare in paranoia le difese avversarie.

I tempi in cui il calcio orientale sognava con Holly & Benji sono finiti: 240 puntate dopo, messi via colpi contro ogni legge della fisica e tiri supersonici, adesso i levantini possono guardare alla giovane realtà del loro calcio, un calcio in netta crescita, quello di cui Heung-Min Son è testimonial, lui che a 16anni ha messo da parte il taekwondo per inseguire il suo sogno in Europa con la Meglio Gioventù.

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