Spesso si attribuiscono i meriti di questa Juventus vincente a Conte ed ai calciatori, ma si dimentica l’abilità di Giuseppe Marotta, stra-criticato durante la gestione Delneri e tuttora poco considerato dai tifosi juventini.
L’amministratore delegato della Juventus ha il merito di aver fatto dei colpi di mercato davvero prolifici: Vucinic, Quagliarella, Lichtsteiner, Vidal, Bonucci, Barzagli, Asamoah e Caceres, tutti arrivati tra lo scetticismo generale, fino ad arrivare al fuoriclasse tanto aspettato, Carlitos Tevez, sono calciatori invidiati da tutta Italia e fondamentali per tutte le vittorie che stanno caratterizzando la Juve formato Conte. Il valore di Vidal, per fare un esempio, pagato solo 10 milioni, è triplicato.
Ma i veri fiori all’occhiello di Marotta si chiamano Andrea Pirlo, Paul Pogba e Fernando Llorente. Tutti e tre presi a parametro zero. Il primo è l’uomo squadra di questa Juventus, quello che l’ha riportata ai vertici e che, si spera, continuerà ad essere protagonista del campionato italiano, nella formazione migliore, come meriterebbe nonostante l’età. Qualcuno lo dava per finito, in realtà non lo era affatto.
Pogba è un calciatore che, molto probabilmente, non vestirà ancora per molto la maglia bianconera. Ma la società farà su di lui una plusvalenza record. È già tra i primi 10 centrocampisti al mondo ed ha soltanto 20 anni.
Llorente è il centravanti che a questa formazione mancava da tempo. Un vero e proprio bomber, con un senso del gol innato e con capacità fisiche stratosferiche e potenti.
I tre colpi di Marotta, a zero, sono andati tutti a segno ieri in quella che, finora, è stata la partita più importante del campionato della Juve. Insomma, giù il cappello.