Mourinho furioso:”le regole Uefa non sono uguali per tutti”

CalcioWeb

mourinhoMourinho e’ sempre lui, polemico e con la lingua tagliente. Non rinuncia a dire cio’ che pensa, a costo di andare anche contro l’evidenza come nel caso di ieri quando, dopo aver perso ai rigori la finale di Supercoppa europea contro il Bayern, ha sottolineato che ”quando gioco contro Guardiola, lo faccio sempre in dieci, e’ una regola dell’Uefa. Non so perche’ ma ci si potrebbe scrivere un libro”. Eppure i due falli per i quali il centrocampista del Chelsea Ramires ha preso i relativi cartelli gialli, e quindi anche il rosso, sono apparsi chiari, e anche molto duri. Ma anche cosi’ Mourinho vuole avere ragione lui: ”noi che amiamo e viviamo questo sport – ha spiegato il portoghese che nel suo paese e’ diventato anche un cartone animato – abbiamo una regola molto importante: non rovinate la passione, e quindi il finale di una partita (Ramires e’ stato espulso all’85’ ndr) con una seconda ammonizione. Un arbitro inglese non lo avrebbe fatto’‘. Ecco quindi che e’ tornato lo ‘Special One’, che carica giocatori e pubblico (come quando ieri faceva ampi gesti verso i tifosi dei Blues per chiedere sostegno) e cerca di colpire anche con la lingua. Ha attaccato l’Uefa non solo per via degli arbitri ma anche sul fair-play finanziario, a cui Michel Platini tiene molto. Ma secondo Mourinho la legge non e’ uguale per tutti. ”I club devono pensare al futuro dove il fair-play finanziario ci portera’ a valutare il calcio in maniera diversa – ha spiegato -. Noi al Chelsea abbiamo gia’ cominciato ad adeguarci, investendo sui giovani ma cercando comunque di essere allo stesso livello degli squali economici che vanno avanti con il desiderio di comprare e che continuano a farlo: ci sono societa’ per le quali il fair-play non entrera’ mai in vigore o che pensano di poterlo ignorare, visto che hanno continuato a spendere somme incredibili”. Ogni riferimento a Paris SG e al suo ex Real Madrid e’ puramente voluto e provate, in questo caso, a dargli torto

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