Serie A, il campionato che verrà…nel ricordo delle “7 Sorelle”

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A cavallo del nuovo millennio, la Serie A italiana viveva uno dei momenti più alti della sua storia, invidiato e stimato da tutte le parti del mondo il nostro campionato oltre ad essere uno dei più ricchi era senz’altro il più difficile ed equilibrato: sette squadre al potere che si contendevano lo scudetto, le famose Sette Sorelle.
C’erano le solite Juve, Milan ed Inter di Zidane e Del Piero, Shevchenko e Weah, Ronaldo e Vieri. Nella capitale la Roma di Sensi con Totti e Montella e una grande Lazio di Cragnotti scudettata con Nedved, Veron e Mancini. Ma c’erano anche la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa, e il Parma di Buffon, Cannavaro, Thuram e Crespo a contendersi la vittoria finale. Tutto aperto fino all’ultima giornata, un campionato tutto da vivere.

Crisi e scandali vari hanno fatto si che quel campionato prestigioso, pieno di stelle e di tanta passione sia ormai un lontano ricordo. Ma dopo anni bui e in barba alla crisi, qualcosa forse sta cambiando, sarà il fascino del campionato italiano, sarà la voglia di rivalsa, sarà la tradizione, ma quello che si sta delineando è un campionato che molto probabilmente non avrà niente da invidiare a quelli che l’egemonia ce l’hanno sottratta. Vediamo come cambia il nostro campionato e come cambiano gli equilibri tra le squadre e come si potrebbero riformare le famose Sette Sorelle, col Napoli al posto del Parma di allora:

JUVENTUS: Il cambio di tendenza, il ritorno al passato, probabilmente parte proprio da lei: prima con lo stadio, un impianto in linea con le grandi d’Europa, per ora l’unico in Italia, che si spera apra la strada a gli altri, poi con una nuova proprietà che ha come unico obiettivo quello di vincere e di continuare a farlo e con la scelta del condottiero, Conte, un’allenatore rivelazione se vogliamo, si è riportata davanti a tutti in Italia.
Dopo aver “ammazzato” il campionato scorso, i bianconeri per riconfermarsi hanno puntato a rinforzare il reparto avanzato e a trattenere i propri gioielli, e non meno importante, hanno sfatato la maledizione top-player. Il duo Marotta-Paratici ha operato alla grande, dopo il colpo Pogba dello scorso anno, si è portata a casa gratis Fernando Llorente, il bomber basco dopo una lunga corte e dopo vari tira e molla è sbarcato al Torino nel migliore dei modi, senza passare per quella clausola che l’Athletic Bilbao aveva fissato a 36 milioni. Ma il capolavoro di Marotta è senz’altro Tevez, dopo la corte serrata per Higuain e le liti per Jovetic, il ds bianconero ha accelerato le trattative per portare l’Apache in bianconero. Poi ha puntellato la difesa con Angelo Ogbonna e fatto un pensiero al futuro assicurandosi Simone Zaza e assicurano che non è finita qui. In uscita, in attesa di piazzare uno tra Matri, Quagliarella e Vucinic è partito Giaccherini, pupillo di Conte che in Nazionale ha fatto ricredere anche i più scettici è volato al Sunderland da Di Canio, cessione sofferta ma quasi inevitabile.

MILAN: In sordina finora, i rossoneri l’Oscar per il mercato l’avevano già vinto a gennaio portando a casa Balotelli. Oggi archiviata la vicenda allenatore con la riconferma di Allegri, Galliani ha deciso, come sempre, di aspettare e andare alla ricerca dell’occasione senza fare spese folli. Digerito l’amaro boccone Tevez, che in realtà al Milan non serviva necessariamente, a Milanello sono arrivati i giovani Saponara e Vergara insieme a Poli dalla Sampdoria. Intanto il direttore rossonero pare essersi assicurato Honda, probabilmente da gennaio, il trequartista sarà il primo nipponico della storia del Milan. In uscita saltata definitivamente la cessione di Robinho al Santos non ci saranno particolari stravolgimenti, l’obiettivo è sempre quello di abbassare l’età media e infatti hanno salutato: Ambrosini, dopo una vita in rossonero, insieme a Flamini e Yepes.

NAPOLI: Entusiasmo alle stelle per i partenopei: salutato Mazzari dopo anni meravigliosi, sotto il Vesuvio è arrivato Rafè Benitez che ha dato il via a quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione in casa Napoli. La cessione di Cavani al Psg ha portato un bel gruzzoletto nelle tasche dei napoletani, che hanno subito sostituito il matador con Gonzalo Higuain. Già scatenato De Laurentis ha portato in azzurro due giovani esterni di qualità come Jose Maria Callejon dal Real Madrid e Dries Mertens, belga tuttofare del PSV. Con i soldi cash ricavati da Cavani poi  è stato completato anche l’acquisto del portiere del Liverpool Pepe Reina, e di Raul Albiol, difensore ex Real.

INTER: Tramontata prima di nascere l’era Stramaccioni, dopo un’annata disastrosa i nerazzuri ripartono da un Walter Mazzarri carico per la nuova avventura e per i nuovi stimoli offertogli. Con l’ombra della cessione societaria a Tohir che porterebbe introiti ingenti nelle casse nerazzurre, la stagione è iniziata con l’abituale ritiro a Pinzolo. Acquisti in chiave futura sono arrivati all’Inter il centravanti franco-algerino Belfodil, nell’affare che ha portato lo “scaricato” Cassano a Parma, assieme al talento made in Barcellona Mauro Icardi e l’urguaiano Laxalt. Il tecnico livornese da Napoli si è portato un suo fedelissimo oltre al proprio staff, si tratta di Hugo Campagnaro per portare muscoli ed esperienza a una delle difese più bucate della scorsa Serie A. Serrata la trattativa per portare l’esterno che sogna Mazzarri, con la pista Isla sempre viva sullo sfondo si pensa anche a Kolarov, Basta e van der Wiel. Blindato Guarin i tifosi sognano, d’altronde Moratti l’ha detto, un top-player potrebbe anche arrivare per questa nuova Inter che silenziosamente getta le fondamenta per il futuro.

LAZIO: Dopo la vittoria in Coppa Italia, Lotito ci ha preso gusto, vuole continuare a vincere. Quella di quest’anno è la campagna acquisti più dispendiosa dei suoi 10 anni di presidenza. La base della squadra di Petkovic era già solida, in più sono arrivati il Principito Biglia a dare nuova verve al centrocampo, Vinicius dal Cruzeiro, Perea dal Deportivo Calì e quello che gli addetti ai lavori considerano un gran colpo di mercato Felipe Anderson, centrocampista offensivo del Santos e della nazionale brasiliana, che formerebbe una coppia tutta samba con Hernanes, per lui il presidente ha garantito si rifiuterà qualsiasi offerta. Rinnovata la comproprietà di Candreva, adesso si prepara l’assalto all’attaccante, Matri, MatavzFinnbogason i nomi.

FIORENTINA: Assieme alla Juve senz’altro quella che si è mossa meglio rafforzandosi in tutti i reparti. Sfiorata la qualificazione alla Champions di un soffio lo scorso campionato, i viola vogliono tornare nell’Europa che conta e a recitare un ruolo da protagonista nel nostro campionato, per questo motivo la famiglia Della Valle ha regalato a Montella: Ilicic, Ambrosini, svincolato dal Milan, Joaquin dal Malaga, Matias Vecino talento del National, Marcos Alonso altro giovane prospetto dal Bolton e il portiere Gustavo Munua, svincolato dal Levante. Per poi chiudere in bellezza e regalare il top-player, quello che al momento è con Tevez il colpo dell’anno: SuperMario Gomez, campione di tutto col Bayern, il bomber tedesco fa impazzire i tifosi viola che non vedono l’ora di vederlo in campo, molto probabilmente però al suo fianco non ci sarà Jovetic, immerso in tante trattative e ormai in rotta con l’ambiente, ci sarà però Pepito Rossi scalpitante dopo l’annata persa a causa del brutto infortunio al crociato.

ROMA: Sempre sotto contestazione e con le idee confuse la Roma, fallito il secondo progetto di fila, è ripartita da Rudi Garcia, tecnico francese che ha fatto tanto bene in patria. Tifosi infuriati con la proprietà che non da certezze sul futuro, delle big del nostro calcio finora è quella più indietro, sono arrivati il giovane Jedvaj, classe 95 della Dinamo Zagabria. considerato uno dei difensori più promettenti al mondo, in attessa che il croato si faccia il reparto difensivo è stato sistemato con Benatia. Il colpo ad effetto, è rappresentato da Strootman, forte centrocampista offensivo del PSV, su le cui tracce c’erano già il Milan e il Napoli in precedenza. Le altre trattative concluse invece sono quelle in entrata di De Sanctis, dal Napoli e Maicon ex Inter. In uscita invece probabile la partenza di Osvaldo, già ceduto invece Marquinhos al PSG.

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