Chievo-Luciano una storia d’amore che finisce dopo 13 anni, con qualche rammarico…

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luciano Una storia d’amore che finisce. Senza astio magari. Ma quando qualcosa si rompe c’e’ sempre qualcuno che raccoglie i cocci. Dopo 13 stagioni con la maglia del Chievo Luciano Siquiera de Oliveira, per tutti Lucio, non e’ piu’ un giocatore del Chievo. “La vita continua” ha detto il direttore sportivo Giovanni Sartori durante la presentazione della squadra, “la vita continua” ha ripetuto Luciano che ha indetto una conferenza stampa per dire addio al Chievo, per salutare i tifosi, la citta’. “Ci tenevo tantissimo a farlo. Sto male, ammetto che ho pianto e con me anche mia moglie. Tradito? No, e’ una parola pesante. Sono deluso, molto deluso. Volevo giocare ancora un anno al Chievo, penso di poter essere ancora utile, per questo dico che voglio continuare a giocare. Ho un paio di offerte, una di A e l’altra di B. Lascio che a lavorare sia il mio procuratore. Mi piacerebbe rimanere in Italia, poi a fine carriera tornare in Brasile, magari a fare l’osservatore per conto del Chievo”. Luciano ringrazia il presidente, “una persona eccezionale”, ritiene “che sia stato Sannino a non volermi piu'” e rivela che “se fosse rimasto Corini sarei rimasto anch’io, magari potevo entrare anche nel suo staff”. Ora pero’ prevale “il dolore. E’ quello che sento in questi giorni. Quando il presidente mi ha chiamato ero in Brasile. Mi sono sentito morire, non mi sarei aspettato finisse cosi'”.

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