Ambrosini a gamba tesa: “In Champions doveva andarci la Viola”

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AmbroAmbrosini si presenta alla Fiorentina e dichiara: “Voglio ringraziare la società per avermi portato qui. Sono emozionato e i compagni mi hanno fatto sentire a casa. Per me è una grande opportunità, mi dà una carica enorme. Voglio aiutare la squadra a crescere, ma non mi va di fare proclemi. Il Milan? Appartiene al passato. Forse indosserò il numero 21”. Arrivano anche dei riferimenti al Milan: “A una certa età un giocatore deve pretendere chiarezza ma non riconoscenza dalla propria società. Ogni addio ha una storia diversa, non posso paragonarmi agli altri senatori che hanno salutato il Milan. Quando ho salutato i rossoneri dissi che ci sarebbe voluta più attenzione nella decisione nei miei confronti e questo lo penso. Milan e Viola fino agli ultimi minuti dell’ultima giornata si sono giocati l’accesso alla Champions, corsa conclusa in favore dei rossoneri, il pensiero di Ambrosini: “Fu un testa a testa molto intenso. Si arrivò all’ultima partita e tutti sappiamo com’è andata a finire. Io mi feci anche espellere a Siena, di più non potevo proprio fare (simpaticamente sorride nsr.). Ma per il livello di gioco espresso in tutto il campionato, la Fiorentina meritava la Champions”. Una domanda anche su Gomez: “L’ho affrontato e sulle sue qualità non si discute: può spostare gli equilibri”. Sul numero di maglia: “Magari scelgo il 21 perché il giorno di nascita di mia figlia Angelica”.

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