La prestazione indecorosa dell’Italia nella partita di stanotte contro il Giappone è stata oscena. Non si intende sminuire assolutamente il valore della Nazionale asiatica guidata da Zaccheroni, ma è inaccettabile una prestazione del genere. Non c’è stato nessun passo avanti rispetto alle indecenti partite contro Repubblica Ceca e Thaiti ed anche contro il Messico i gol erano avvenuti in maniera abbastanza casuale, proprio come nell’ultimo match.
Qualche riflessione va sicuramente fatta guardando le convocazioni di Prandelli: Candreva, Cerci, Diamanti, El Shaarawy, Gilardino e Giovinco sono tutti calciatori offensivi che l’allenatore ha convocato, eppure il mister sta decidendo per il loro non utilizzo. Serve urgentemente un cambio generazionale. L’ottimo risultato conseguito agli europei va confermato e non è difficile cadere nell’errore che Lippi fece quando nel 2010 confermò gran parte dei reduci del Mondiale 2006. La difesa non sta affatto aiutando il resto della squadra: Barzagli e Chiellini non sembrano neanche lontani parenti dei due baluardi insuperabili della Juventus Campione d’Italia ed il centrocampo ha un assoluto bisogno di un incontrista. Questi è Marchisio, che non è assolutamente un trequartista. È poi fondamentale che ogni calciatore stia nel proprio ruolo
A preoccupare, oltre la prestazione, è la davvero pessima condizione fisica dimostrata: come è possibile presentarsi così a eventi del genere? Nessuno mette in dubbio che si proviene da una stagione lunga e massacrante, ma è così anche per le altre rappresentative.
La Nazionale è confusa ed il risultato positivo è soltanto un caso. Ben vengano le vittorie, anche così, ma al Mondiale sarà un’altra storia. L’ha detto anche Prandelli: questa competizione è una simulazione della Coppa del Mondo. Occorre dunque preparare al meglio l’appuntamento che ci vedrà quasi sicuramente protagonisti il prossimo anno e per farlo, in questo momento, serve continuità di prestazioni, molto più che di risultati.
