Balotelli, Ibrahimovic, Pogba sono suoi. Parcelle da urlo e accordi milionari per il procuratore dei procuratori: Mino Raiola
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il giovane Carmine faceva il cameriere nel ristorante del papà. Nato a Nocera Inferiore nel 1967, si trasferisce in Olanda all’eta di un anno, Mino Raiola cresce con la famiglia e diventa imprenditore all’età di 20 anni. Apre un McDonald’s, lo rivende, diventa un business man come pochi e direttore sportivo dell’Haarlem, squadra di calcio nella quale militava da bambino. Da lì diventa responsabile del settore giovanile a 19 anni, direttore sportivo e rappresentante dei giocatori olandesi all’estero. Non passano nemmeno due lustri che il giovane Mino, nel 1993, fa da mediatore nella storica trattativa che porta Dennis Bergkamp e Wim Jonk dall’Ajax all’Inter.
Diventa agente FIFA e prosegue la sua carriera occupandosi soltanto di procure, quelle che oggi lo hanno fatto diventare un ‘pezzo grosso’ tra società e calciatori, colui che ha rivoluzionato il rapporto tra le due parti, “I vecchi procuratori facevano gli interessi delle società. Per me, prima viene il calciatore”, è il suo cavallo di battaglia. E la filosofia che lo ha portato alla fortuna. Nel suo libro assistiti Raiola può vantare nomi come Zlatan Ibrahimovic, famoso per i mal di pancia che lo hanno portato in giro per il mondo a vestire una maglia diversa quasi ogni stagione; Mario Balotelli, il più problematico trai problematici calciatori problematici e Paul Pogba, il talento francese che ha da poco firmato un prolungamento contrattuale ‘pesante’ con la Juventus.
Nomi importanti, guadagni importanti. Ogni mese Raiola prende il 5% dello stipendio dei suoi assistiti più gli assegni ad ogni contratto o rinnovo: un pozzo di denaro senza fondo. Parla otto lingue e domina il calciomercato mondiale. E’ comunque difficile stabilire gli introiti del procuratore in quanto, come proprietario fondatore delle società ‘Maguire Tax & Legal’ di Amsterdam, ‘Sportman’ di Montecarlo e con uffici di rappresentanza sparsi tra Brasile, Paesi Bassi e Repubblica Ceca ai quali si rivolgono molte società di calcio, hanno bilanci top secret. Un vero genio nel suo ‘campo’, un creatore di affari e di denaro, un’infinita fonte di nomi, luoghi e accordi legali. Solo Pavel Nedved riuscì a tenergli testa, forte del suo smisurato amore che lo legava alla Vecchia Signora e, a ragione, il suo primo e unico migliore amico.