Andrea Schiavone, il talento della Juve che conquistò Ferguson

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c08c0d96bd95fd4482107859cd83fa7e-1326981965Classe 1993, di Grugliasco (TO). Si chiama Andrea Schiavone, omonimo del più celebre pittore veneziano, ma la sua arte è il calcio. Lui fa di questo sport la priorità della sua vita, tanto da presentare un argomento sui campi da calcio nella tesina degli esami di maturità nel 2012. Spontaneità e passione per un ragazzo di belle speranze e sul qualela Juventus non vede l’ora di portare tra le sue fila. E parliamo di prima squadra, perchè il cartellino del ragazzo è già bianconero dal 1999.

Dal settore giovanile della Juventus, al Siena in serie B e adesso in prestito al Modena di Novellino, Andrea è un regista di stampo moderno, ottima visione di gioco, bravo tecnicamente e professionista assoluto, si è già fatto notare diventando l’idolo dei tifosi e obiettivo silente di molte squadra di Serie A. Domenico Maggiora, suo ex tecnico nei Giovanissimi della Juve, lo ha addirittura paragonato a Daniele De Rossi, Massimiliano Maddaloni degli Allevi Nazionali lo ad Andrea Pirlo. Il ragazzo, onorato ma sempre coi piedi per terra, alla luce di simili paragoni, ha sempre dichiarato: “Non sarò mai ai livelli di questi due grandi campioni, sono inarrivabili”. Ma nulla è detto.

CatturaIl ragazzo ha finora disputato tutte le partite, una in Coppa Italia e sei in campionato, non venendo mai sostituito e mettendo a segno due goal, uno dei quali al Palermo di Iachini. Grande talento che usa sia il destro che il sinistro con grande naturalezza, riesce a far sembrare facile i colpi più complicati ed è un vero leader in campo e fuori, seppur mantenendo la sua innata umiltà che gli ha guadagnato gli occhi di grandi big anche fuori Italia. Sir Alex Ferguson lo aveva notato in occasione della “Nike Cup”, ma fortunatamente la manovra del Manchester United non si rivelò vincente.

Schiavone vuole fare strada e la vuole fare nella sua Juventus. Un aneddoto molto carino risale ai tempi di Ciro Ferrara tecnico bianconero, quando Andrea si allenò per un periodo con la prima squadra. Lui stesso racconta:  “Una volta ero in mezzo ad un torello. Sfiorai una palla calciata da Alessandro Del Piero. Non mi osai di fargli notare che l’avessi toccata, ma Del Piero subito mi disse: ‘Perché non hai detto niente? Devi dirlo quando tocchi il pallone’. Una sorta di rimprovero affettuoso”. Ricordi che segnano i ricordi, il cuore e la carriera di un giovane di talento come Andrea Schiavone.

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