Qualsiasi ambiente destabilizzato dai continui cambi di guida tecnica e totalmente rivoluzionato nel mercato di gennaio farebbe fatica a salvarsi. Questa è la storia del Palermo di questa stagione, una squadra piena di orgoglio e grinta, che con la sconfitta di ieri è vicinissima al ritorno in serie B. “Le mie lacrime a fine gara? Ci credevamo ancora, ho visto le ultime 5 gare che avevamo fatto. Avevamo stasera un’occasione, contro una squadra pericolosa in contropiede. E’ importante che squadra ha dato tutto. Abbiamo cercato di finire campionato nel migliore modo possibile. Oggi non e’ andata bene ma la squadra ha fato tutto. Vedremo come andrà a finire”. Ha detto Fabrizio Miccoli profondamente amareggiato per il risultato del match contro l’Udinese. “Penso al mio futuro? Penso di si’, nel senso che la mia sul fatto di smettere era una battuta. La mia intenzione non e’ quella. E’ continuare e poi alla fine non so. L’unica cosa che voglio fare è parlare con Zamparini, a quattro occhi, tutti e due. Vediamo cosa mi dirà e vedremo quale sarà il mio futuro. Non ho problema di categoria. Il Palermo e’ stato tutto per me, quindi non mi pongo nessun problema. Capire la mia situazione e lui cosa vorrebbe fare con me. Qualsiasi cosa l’accetterò, in qualsiasi categoria o andare via. Deve dirmelo lui. Lecce in B tentazione? Me lo auguro che possa tornare in serie B. Insieme al Palermo e’ la mia squadra. Ho sempre tifato Lecce da bambino e continuerò a farlo. Ho tante ipotesi e situazioni. Vorrei parlare, non ora ma a fine campionato, con il presidente. La curva e i tifosi visti oggi… andare via cosi’, mi dispiacerebbe. Se mi avessero detto che retrocedevamo non ci avrei creduto.” Il capitano rosanero rappresenta al meglio quella che è l’anima di questa formazione, che non si è arresa fino alla fine ed ha creduto a questa salvezza anche quando le cose si stavano mettendo malissimo, con l’ultimo posto in classifica. Il Palermo ha dato tutto ed ha lasciato l’anima in campo, retrocederà, ma lo farà con grande dignità. I rimpianti sono troppi. Cosa sarebbe successo se Sannino non fosse stato esonerato dopo tre giornate non lo possiamo sapere, ma la sensazione è che questa retrocessione, la prima dopo la risalita del 2004, Zamparini se la sia un pò cercata con le sue scelte drastiche ed affrettate.