LA MEGLIO GIOVENTU’ – Domenico Berardi

CalcioWeb

La storia di Domenico Berardi, è una di quelle favole romantiche del calcio, che fanno riemergere la magia, sempre più lontana, di questo gioco.
Originario di Bocchigliero, paese dell’entroterra della Sila, nasce in un caldissimo primo agosto calabrese del 94 a Cariati Marina, in provincia di Cosenza, lungo la costa ionica. Papà Luigi e mamma Maria, lo sostengono affinché possa realizzare il sogno comune a milioni di bambini: diventare calciatore. Lo iscrivono nel Castello, piccola scuola calcio di Cosenza, dove si ferma fino ai 13 anni, ha buoni risultati, ma la svolta per fare carriera non arriva, non è facile essere notati nei campetti di periferia del cosentino, Mimmo e la famiglia iniziano pian piano a perdere le speranze. Il sogno sembra frantumarsi finché non accade l’imprevedibile.

Ha 16 anni, e decide di partire alla volta di Modena per andare a trovare il fratello maggiore Francesco, studente universitario. Nei tre giorni di soggiorno in Emilia, capita l’abituale partita di calcetto settimanale che il fratello tiene con gli amici, il decimo stavolta è Domenico, che si unisce al gruppo. Gli amici di Francesco rimangono stupefatti dall’abilità del ragazzino col pallone, e il destino è li a portata di mano. Un amico di Francesco, è fissato che Domenico ha un talento fuori dal normale, gli dice “Guarda, ho un caro amico che è assistente delle giovanili del Sassuolo, gli parlerò di te”. Il caro amico in questione è Luciano Carlino, il quale cede alle richieste dell’amico in comune e organizza un provino, d’altronde provare non costa nulla, e infatti il talento del piccolo calabrese segnalato per caso, viene riconosciuto dai talent dei neroverdi che lo tesserano con gli Allievi Nazionali.

Quando lo videro partire da Cariati per un viaggio di piacere, i genitori di Mimmo, tutto potevano pensare, tranne di non vederlo tornare perché una partita di calcetto gli aveva cambiato la vita. Dopo la prima esperienza con gli Allievi, Domenico viene promosso in Primavera, dove inizia poco a poco a conquistare tutti, anche il mister Fulvio Pea, che lo convoca per il doppio impegno dei play-off contro la Sampdoria, vinto dai doriani.
Nella stagione attuale Mimmo ha fatto il definitivo salto dalla Primavera alla prima squadra, e l’impatto è stato devastante, impiegato da Di Francesco a sinistra del tridente offensivo ha collezionato 36 presenze, praticamente sempre titolare salvo infortuni o squalifiche, ed è andato in gol ben 11 volte confezionando anche 6 assist. L’escalation di Berardi ha lasciato il nostro calcio, e non solo, a bocca aperta, sulle sue tracce ci sono tutti i grandi club, che ne seguono attentamente l’incredibile evoluzione, su tutte la Juventus in Italia e il Manchester United in Inghilterra, si dice infatti che sua maestà Sir Alex Ferguson sia rimasto folgorato dalle prestazioni del giovane calabrese, in particolare dall’incredibile progressione capace di mandare in tilt le difese avversarie, dal tiro forte e preciso e dall’abilità nei calci piazzati. Sicuramente non sarà lui ad allenarlo visto il ritiro dal mondo del calcio, ma una sua parola dalle parti dell‘Old Trafford pesa come un macigno.

Del calcio si può dire tutto e il suo contrario, non è una scienza esatta, per metà e forse di più è composto da fattori imponderabili, nel calcio solo chi corre, chi suda, chi lo ama davvero, trova una strada per raggiungere il proprio obiettivo, nel calcio niente è impossibile, come la storia di Domenico Berardi, la bella favola della Meglio Gioventù.

Condividi